CRÍTICA: "Amanda", por Leda Leda

[Esta crítica forma parte del III Concurso de Críticas de Telenovelas organizado por este blog. Puede contener SPOILERS]

Amanda è una teleserie cilena, trasmessa sul canale Mega tra la fine del 2016 e i primi mesi del 2017 in orario diurno.
La trama gira intorno alle vicende di Amanda (Daniela Ramírez), un'infermiera giovane e preparata, che si occupa della riabilitazione di Catalina Minardi (Loreto Valenzuela), ricca vedova che ha subito un infarto, una donna autoritaria, abituata a comandare e ad essere ubbidita, e di cui ben presto Amanda conquisterà la fiducia e una strana forma di affetto.


Amanda si trasferisce perciò a casa della donna, in una splendida villa in campagna al centro di un'azienda di allevamento di mucche da latte ed in tal modo entrerà in contatto con il resto della famiglia, soprattutto con i fratelli Santa Cruz che, 14 anni prima, quando lei era una giovanissima ragazza (Margarita, infatti, è il suo vero nome) durante la tradizionale Festa della Vendemmia abusarono di lei. Margarita ha dovuto affrontare il dolore per la morte del padre, che si è suicidato dopo aver scoperto la terribile notizia, e il dramma di una gravidanza non voluta, per cui darà in adozione il frutto di quell'abuso.
Margarita/Amanda è ora tornata per vendicarsi, perché, come recita il sottotitolo, 14 anni non sono stati sufficienti per dimenticare.
A poco a poco, attraverso gli occhi di Amanda, conosciamo tutti i protagonisti della famiglia, scopriamo le loro vite e i loro punti deboli, a partire dai fratelli Santa Cruz: Bruno (Pedro Campos), il minore, amante del divertimento sfrenato, della musica, delle feste (soprattutto se a base di alcol e droghe), dei viaggi e del lusso, cambia ragazza da un giorno all'altro, in realtà con tutto ciò cerca di compensare il senso di colpa e il rimorso per quanto accaduto in quella drammatica sera in cui, "costretto" dai fratelli, ha preso parte alla violenza di gruppo.

Il veterinario Mateo Santa Cruz (Ignacio Garmendia) è il figlio prediletto di Catalina, i due si appoggiano e si sostengono a vicenda; guidato dalla madre Mateo è ispirato da un senso di religiosità molto profondo ma in realtà solo vuoto ed esteriore, che assomiglia più ad un atteggiamento bigotto. Timido e introverso, è segretamente innamorato della cameriera di casa, Melisa (Carolina Arredondo), e si rivelerà ben presto un vero e proprio soggetto psicopatico capace di compiere le peggiori bassezze.

Claudio Santa Cruz (Álvaro Gómez) è un uomo arrogante, sicuro di sè al limite della spregiudicatezza. Sposato con la dolce ed ingenua Gloria (Adela Secall), padre amorevole di due figli, è invidioso di Luciano, il fratello maggiore, a cui il padre ha lasciato le redini dell'azienda prima di morire. Non esita a tradire la moglie e il fratello con Josefina, fidanzata e futura moglie di Luciano.

Infine Luciano (Carlos Díaz), vedovo da qualche anno, con una giovane e dolce figlia, Anita (Teresita Commentz), che è stata adottata a causa delle difficoltà della coppia ad avere figli. Luciano sembra essere l'uomo ideale, onesto, corretto, devoto, sta per sposarsi, anche se contro il parere della figlia, con Josefina (Ignacia Baeza), che lo tradisce con il fratello ed è a conoscenza della difficile situazione economica del padre, di cui non dice nulla a Luciano, permettendogli di stringere un affare che, a causa del gioco sporco di Claudio, si rivelerà un vero fallimento. Dopo aver firmato un contratto milionario con i Santa Cruz, il padre di Josefina, Alfonso, fuggirà in un paradiso fiscale, lasciando la famiglia Santa Cruz, ad un passo dalla bancarotta.

Oltre alla famiglia Santa Cruz, l'altro nucleo familiare è quello formato dai Reyes, che vivono e lavorano alle dipendeze della ricca Catalina: Yolanda (Teresita Reyes), donna molto saggia ed ottima cuoca, il marito Juvenal (Otilio Castro), amante della musica ranchera, simpatico e sempre allegro, i due figli Leo (Ariel Mateluna), giovane e romantico ragazzo che entrerà in conflitto con Bruno Santa Cruz, tutto il suo opposto, per l'amore della simpatica ed estroversa Celeste e l'altro figlio Victor (Felipe Contreras).
Victor è l'altro protagonista maschile, fidanzato della giovane Margarita. Onesto, gran lavoratore ed orgoglioso, si sente subito attratto da Amanda, nonostante sia fidanzato con la giovane Melisa.

Ben presto Amanda non potrà più sotenere i dubbi e i sospetti di Victor a cui confesserà di essere Margarita, i due quindi inizieranno una relazione per sostenersi a vicenda nel loro piano di vendetta.
Con il passare del tempo Amanda scoprirà che l'unico dei fratelli Santa Cruz a non essere presente in macchina in quella sera in cui decise di accettare quello che sembrava un innocente passaggio era proprio Luciano e il sentimento che poco a poco nasce tra Amanda e Luciano genererà non pochi malumori e malcontenti, oltre alla difficoltà per la giovane di sostenere il doppio gioco con l'uomo che ama.

Per molti aspetti Amanda è una teleserie classica: i temi della vendetta e della violenza sulle donne non sono certo una novità nelle telenovelas (basti pensare alla brasiliana Avenida Brasil e alla turca turca ¿Qué culpa tiene Fatmagul?, successi mondiali degli ultimi anni), eppure Amanda mescola e gioca con sapienza alternando i tradizionali clichés delle storie rosa (ad esempio Anita è la figlia di Amanda data in adozione a Luciano, Yolanda, giovane cameriera dei Santa Cruz, ha subito anche lei una violenza dal patriarca dei Santa Cruz e Victor è a tutti gli effetti fratello di Luciano) con elementi nuovi ed un apprezzabile realismo, almeno secondo me, nell'affrontare un tema così delicato e scottante come quello della violenza sulle donne. Non ci sono i toni didattici e chiaramente rivolti al messaggio sociale che ho riscontrato in alcune scene della, pur apprezzabile, telenovela La doña con Aracely Arambula e David Chocarro, eppure il tema della violenza sulle donne è sempre presente, trattato con forza e delicatezza al tempo stesso, nei momenti in cui Amanda rivive il dramma subito, nelle scene in cui è Gloria ad essere oggetto delle scenate di gelosia, al limite della violenza fisica e psicologica, del marito Claudio che non accetta che lei possa rifarsi una vita con un altro uomo, alle vicende della dolce Melisa che, delusa dall'abbandono di Victor, si lascia andare alla corte di Mateo, che le appare un uomo dolce e comprensivo, senza sospettare di quali atrocità è colpevole, anche nei confronti di altre donne che uccide con il rituale di un vero serial killer.
Altro punto a favore della storia, a mio avviso, è la personalità di Amanda: non una donna rassegnata a vivere nella sofferenza e nell'umiliazione, ma una giovane donna intelligente, astuta, calcolatrice quando necessario, eppure non priva di cuore e di umanità. Abile ad incastrare con prove evidenti Claudio e Josefina, i due amanti traditori, che tiene così nelle sue mani, ma piena di scrupoli su come comportarsi nei confronti di Gloria (che cerca di avvisare sulla falsità dell'amicizia di Josefina) e di Luciano (al quale è sempre in dubbio se rivelare la verità).
Il finale di Amanda è un finale, per molti aspetti, sorprendente e inatteso; ricco di emozioni e colpi di scena, i malvagi avranno la giusta punzione, ma pagherà anche una vittima innocente in un gesto generoso di amore e di protezione. Una morte drammatica e ingiusta che in Cile ha suscitato non poche polemiche e critiche, ma che ha lanciato comunque un messaggio sulla forza delle donne, sulla capacità di rialzarsi dopo un tragico destino e di affrontare con coraggio le avversità combattendo per ciò che più amano.
Per quanto riguarda l'interpretazione dei vari attori, anche volendo mettere da parte il mio apprezzamento personale per lo stile di recitazione molto naturale e diretto che in genere riscontro negli attori cileni, la valutazione è più che positiva. Tutti sono stati praticamente perfetti e ci hanno regalato il ricordo di un personaggio indimenticabile: dalla matriarca Catalina interpretata alla perfezione da Loreto Valenzuela, che ha saputo conferire al suo personaggio veridicità e forza, rendendolo, nonostante tutte le cattiverie e macchinazioni, credibile e coinvolgente, all'attore Álvaro Gómez che ha reso il suo Claudio insopportabile nella sua arroganza e nel suo desiderio di primeggiare su tutti e tutto, a Ignacio Garmendia che ha dosato cattiveria, astuzia e sadica follia in uno dei personaggi che sicuramente rimarrà impresso al pubblico per molto tempo.
Allo stesso modo il giudizio sui tre protagonisti principali (la Ramírez, Felipe Contreras e Carlos Diaz) è più che positivo, hanno dato vita ad un trio interessante e avvincente con le loro vicende e i loro tormenti, morali oltre che d'amore. Tra i tre, se proprio devo trovare quello meno bravo, forse direi Felipe Contreras, spesso bloccato, sempre a mio parere, in alcune scene, mentre sempre al massimo dell'interpretazione la Ramírez e Diaz, ossia Amanda e Luciano, forse anche perché è la coppia per cuio ho fatto, il tifo fin dall'inizio.
Non mancano dei difetti alla storia, sottolineo la relativa "povertà" delle scenografie, sempre la stessa ripresa per simulare la hacienda dei Santa Cruz e quel sapore di cartone delle varie case dove si svolgono le vicende, dalla ricca villa dei Santa Cruz alla umile casa dei Reyes. La colonna sonora non è molto ricca di canzoni in grado di sottolineare il romanticismo o il pathos dei momenti più importanti. Infine alcune vicende, soprattutto legate ai momenti comici della famiglia Reyes, mi sono apparse più come un riempitivo per stemperare (e non sempre con buon esito) le vicende drammatiche, ma poco utili all'economia della storia, per il resto molto agile e veloce, soprattutto nella parte iniziale e in quella finale, mentre quella centrale, pur risultando interessante, è stata meno coinvolegente e più lenta.
Nel complesso Amanda è stata una ottima teleserie, coinvolgente, ricca di colpi di scena (anche se alcuni un po' scontati), ma con un finale che ha lasciato i suoi fans a bocca aperta, una telenovela che ha fatto molto parlare di sé in Cile, venduta in parecchi paesi del Sud America e la cui visione non esiterei a consigliare a tutti gli amanti del genere telenovelas che prediligono il dramma, le emozioni forti e gli intrighi coinvolgenti, sorretti da una storia credibile e da una interpretazione corale e coinvolgente.

Qui il trailer della teleserie, per chi fosse curioso.

CRÍTICA REALIZADA POR LEDA LEDA
-PAÍS: Italia-

Podéis leer la crítica en español, siguiendo este enlace. 

Comentarios

Jucovi ha dicho que…
Muy buena crítica Leda Leda, y felicidades también por el trabajo de hacer la traducción. Yo también vi Amanda y la recomiendo, la historia es muy buena. Falla, como dices en tu crítica, en las tramas secundarias de los criados (de relleno y muy cómicas, no pegaban con la historia principal tan dramática) y en la pobreza de los decorados. Yo he descubierto este año las telenovelas chilenas y me encanta también lo naturales que son los actores, y que no hacen villanos planos, todos tienen su lado humano. De la banda sonora a mi me gusta mucho la canción que usaban en las escenas de Amanda y Víctor, Tu dolor de Luciano Pereyra.
tessa ha dicho que…
Leda leda me ha gustado tu critica y tu esfuerzo por traducirla.
También me ha recordado a D.Barbara en su venganza con sus violadores. Son temas muy actuales y que ahora se da más voz por lo menos!
Que te vaya bien en las votaciones
Saludos Leda
Andrea ha dicho que…
Muy buena crítica Leda, todo muy bien explicado. Como no la iba a ver, no he podido evitar buscar el final y la verdad es que es muy sorprendente y alejado de lo convencional.

Quería aprovechar el mensaje para decir que he visto que están anunciando en Nova la telenovela El Zorro y quería preguntarte Gafemo si la han repuesto en Nova en alguna ocasión. Recuerdo haberla visto en Antena 3 pero no si después la han repuesto.... De todas formas, me alegro de que ya que no estrenan novelas, al menos repongan más antiguas que no recuerdas mucho en vez de otras más recientes.
Erica ha dicho que…
Felicidades por esta critica tan bien realizada. Todas las criticas tienen un nivelazo. No puedo opinar sobre la telenovela porque nunca la vi, pero supongo que los actorores chilenos (igual que los colombianos) tienen actuaciones naturales, no como otros. Mucha suerte en el concurso!
Leda Leda ha dicho que…
Gracias Juvovi. Para decir la verdad, este año no hice la traducción, de esto se ocupó Gafemo.
Me dí cuenta que tu también has hecho una crítica a una teleserie chilena, primero pensé que podría ser la de Amanda, por el gazapo muy rico del móvil de Claudio, pero tu telenovela es del 2017/2018. Tengo una sospecha sobre cual podría ser. A ver si tengo razón!

Las teleseries chilenas son muy entretenidas, llenas de personajes y tramas interesantes. Estoy contenta que a tí tambíen te gustan.

Si puedo darte algunos consejos, porque las siguo desde algunos años, te aconsejo ver Donde está Elisa? (si no viste sus remakes colombiano y de Telemundo), Alguien te mira, por el genero de suspence e intrigas. Si te gusta algo más por el estilo de Machos, te aconsejo Pecadores con Benjamin Vicuña e Oro verde con el tema del medio ambiente. Estoy curiosa de leer tu crítica, y todas las otras, por supuesto.
Altair ha dicho que…
Enhorabuena Leda Leda, muy buena crítica. No había visto nada de esta telenovela, tiene muy buena pinta. Me voy a animar a ver el primer capítulo y si me gusta la seguiré. Nunca he visto una historia chilena. A ver que tal.

Saludos
Leda Leda ha dicho que…
Gracias a todos y todas. Y a continuar con las otras críticas! Estoy feliz que alguien haya decidido de comenzar a ver Amanda, es muy buena la telenovela. No te arrepentirás, Altair. Gracias a Gafemo por darnos la oportunidad de participar en este maravilloso blog, es un perfecto dueño de casa!
AlexAyaoiHD ha dicho que…
La verdad es que no se italiano y es demasiado texto en italiano como para poder calificar, pero he visto de esta unos videos sueltos, entre ellos el triste final para la pobre protagonista, encima que la violan 4 desgraciados, va y la matan, ni que lo hubiese escrito Aurora Guerra.

Sobre las actuaciones de los chilenos, solo vi escenas de el señor de la querencia, 2 juveniles completas, varios de el laberinto de alicia, donde el villano era el protagonista de wena profe y si, muy naturales, sobretodo de marcelo alonso, haciéndose el bueno cuando es el villano o por el contrario, poniendo caras de villano en wena profe cuando no lo era.
tessa ha dicho que…
Alex y ahora vas tu y nos cuentas el final...jaj
No ves que quieren verla por aquí? Que bueno, ya no tendre de buscar el final, me había intrigado!!
(A lo mejor no sienta bien eso....ainssss)
lolita ha dicho que…
enhorabuena por la critica! la traduccion estuvo perfecta, yo estuve viendo algun trailer pero no llegue a verla, la verdad no termina de convercerme para empezar a verla.

saludos!